martedì 28 agosto 2012

Essere trattati da" persone" e non da "organismi"..

Il discorso di mina welby ci fa capire come tante volte abbandoniamo il malato a se stesso e non  lo trattiamo più come" persona"...mentre è proprio quello che lo aiuta a tenersi in vita!Dice che il malato, in questo caso un malato di sla, vorrebbe essere salutato dagli infermieri che entrano nella sua stanza per mantenerlo in vita con le macchine...vorrebbe che gli venisse trasmesso affetto dalle persone che gli stanno attorno!!La persona in questione è senza parenti,quindi viene accudita da estranei...e da lei viene la richiesta agli attendenti di stare vicino ai pazienti, con l'animo...e di stargli vicino..di cercare di capirli!Basterebbe anche un semplice saluto!
E questa mancanza è dovuta anche ad ignoranza da parte nostra....ma potrebbe essere dovuta anche a debolezza ,o a insensibilità, o all'incapacità di rapportarci con il malato,...perchè come giustamente dice mina welby, "non sappiamo rapportarci ,ad ex come in questo caso, con persone che non parlano più perchè sapendo che non possono risponderci, non le salutiamo "a prescindere!!Bisognerebbe capire, invece, che dall'altro lato c'è comunque una persona, un altro essere umano...non una macchina...o un semplice organismo...è una persona che merita rispetto, affetto e comprensione e merita di essere trattata con dignità!Bisognerbbe mettersi dall'altra parte e chiedersi:"Ma se fossi io al posto suo, come vorrei essere trattato?come mi sentirei?Mi piacerebbe essere ignorato da tutti...come se non esistessi più?"

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