domenica 3 giugno 2012

Benedetto XVI-no ad aborto ed eutanasia.

Riporto l'articolo uscito oggi sul Corriere della Sera in merito all'VII Incontro Mondiale delle Famiglie che si è svolto ieri a Milano; il Papa ha ancora affermato la posizione della Chiesa che dice no all'aborto e all'eutanasia e stabilisce la famiglia come fondata sul matrimonio :

Il Papa ai politici: «Riconoscere la famiglia
fondata sul matrimonio e aperta alla vita»

Benedetto XVI ribadisce il no ad aborto ed eutanasia e invita i politici a «farsi amare» e alla collaborazione con la Chiesa

 
Il discorso del Papa alle autorità
MILANO - Lo Stato è chiamato a riconoscere l'identità propria della famiglia, fondata sul matrimonio e aperta alla vita». Lo ha riaffermato Benedetto XVI nel discorso rivolto sabato pomeriggio alle autorità della Lombardia, nell'ambito del VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Per il Papa è ugualmente un «diritto primario dei genitori» quello alla libera educazione e formazione dei figli, secondo il progetto educativo da loro giudicato valido e pertinente». «Non si rende giustizia alla famiglia - ha scandito - se lo Stato non sostiene la libertà di educazione per il bene comune dell'intera società». Benedetto XVI ha implicitamente risposto al sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che venerdì nel suo discorso di saluto aveva auspicato «un messaggio forte che dia nuovo impulso alla formazione di tutte le realtà familiari», ribadendo la concezione cattolica della famiglia.
ABORTO E EUTANASIA - Il Papa ha anche affrontato i temi legati al rispetto della vita: «Lo Stato è a servizio e a tutela della persona e del suo "ben essere" nei suoi molteplici aspetti, a cominciare dal diritto alla vita, di cui non può mai essere consentita la deliberata soppressione». No pertanto alla legalizzazione dell'aborto, che è già in atto nell'ordinamento italiano, e a quella dell'eutanasia, che viene proposta. Benedetto XVI ha affermato che «le leggi debbono trovare giustificazione e forza nella legge naturale, che è fondamento di un ordine adeguato alla dignità della persona umana».
LA POLITICA - Rivolgendosi agli esponenti della politica, il Papa ha osservato che «appare preziosa una costruttiva collaborazione con la Chiesa, senza dubbio non per una confusione delle finalità e dei ruoli diversi e distinti del potere civile e della stessa Chiesa, ma per l'apporto che questa ha offerto e tuttora può offrire alla società con la sua esperienza, la sua dottrina, la sua tradizione, le sue istituzioni e le sue opere con cui si è posta al servizio del popolo».

5 commenti:

  1. L'ultimo pezzo è, ahimè, significativo. Parla di poteri distinti di Stato e Chiesta, e allo stesso tempo cita "l'apporto che offre con la sua esperienza, dottrina, tradizione". Più che di apporto della Chiesa io parlerei di interferenza della Chiesa stessa con le decisione che lo Stato Italiano dovrebbe prendere indipendentemente da essa. Lo Stato italiano in tante, troppe cose, è bloccato dai dogmi imposti dalla Chiesa Cattolica. Per il resto non mi sorprende il parere contrario ad aborto ed eutanasia, e neanche il ribadire la concezione cattolica della famiglia. Parla di Chiesa al servizio del popolo, mi chiedo.. non è forse il popolo ad essere al servizio della Chiesa?

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  3. I cattolici, sulla base di riferimenti scritturali e apostolici, hanno sempre considerato la vita un dono del Signore, e dunque un bene in sé di cui all'uomo non è dato disporre: ne consegue che l'aborto, in quanto scelta volontaria dell'uomo volta a impedire lo sviluppo della vita, equivale ad un omicidio ed è considerata peccato mortale gravissimo, in quanto con questa scelta l'uomo si contrappone arbitrariamente alla volontà di Dio. Allo stesso modo i cosiddetti metodi di contraccezione d'emergenza, che impediscono l'annidamento del concepito nell'utero materno, vengono considerati abortivi perché impediscono lo sviluppo iniziale della vita del nascituro. Papa Giovanni Paolo II ha spiegato la posizione cattolica nell'enciclica Evangelium Vitae, specialmente nei numeri 58-63 e 68-74.

    Nella nota del 1993 Circa l'"isolamento uterino" ed altre questioni[1], emessa dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, guidata dall'allora cardinale Joseph Ratzinger, si afferma che è lecito eseguire l'asportazione dell'utero, nel solo caso che il suo danneggiamento (in seguito al parto, per esempio) rappresenti un grave pericolo attuale per la vita o la salute della donna. Questa pratica (o l'equivalente legatura delle tube) non è ammessa in mancanza di un pericolo in atto, come misura preventiva per la salute della donna in caso di gravidanza futura, perché, mancando una ragione terapeutica attuale, tale pratica si configurerebbe come «sterilizzazione diretta», sempre vietata dalla morale cattolica.

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  4. "Piergiorgio Welby (1945-2006), malato di SLA, si è impegnato per il riconoscimento del suo diritto all'eutanasia e a interrompere le cure, evitando l'accanimento terapeutico. La sua vicenda, conclusasi con il distacco dal respiratore meccanico e la morte, ha suscitato in Italia un ampio dibattito; la sua ferma volontà di morire è stata ritenuta da parte del Vicariato di Roma in grave contrasto con la dottrina cattolica, e gli ha precluso il funerale cristiano".
    La Chiesa cattolica è schierata nettamente contro l'eutanasia, considerando tali pratiche equivalenti all'omicidio o al suicidio.


    IO CREDO CHE OGNI PERSONA ABBIA DIRITTO DI DECIDERE SULLA PROPRIA VITA E SOPRATTUTTO DI INTERROMPERE UNA VITA FATTA DI SACRIFICI E DI IMMENSO DOLORE FISICO,MORALE ,SOCIALE.....VIVERE IL RESTO DEI GIORNI IN UN LETTINO DI OSPEDALE ED ATTACCATI A DEI MACCHINARI NON è "VIVERE".
    CREDO ANCHE PERò CHE BISOGNA TROVARSI IN QUELLA DETERMINATA SITUAZIONE PER COMPRENDERE COSA SI PROVA E POTER GIUDICARE MEGLIO .

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  5. Fosse per la Chiesa non ci sarebbero:
    -Metodi contraccettivi
    -Interruzione di gravidanza
    -Eutanasia
    -Divorzio
    -Coppie omosessuali
    -Fecondazione assistita
    -Utilizzo di cellule staminali
    Dove saremmo? Purtroppo su alcune tematiche l'influenza della Chiesa, in Italia, è molto forte. Ma a mio avviso non dovrebbe essere così, lo trovo profondamente limitante! Io penso che la Chiesa sia molto incoerente, soprattutto perchè non vedo in essa il rispetto per gli altri ( che hanno il diritto di essere atei, agnostici o di altre religioni ). A sentir questa posizione dovremmo fare tutti (soprattutto in Italia) ciò che la Chiesa ritiene "buono e giusto". Mi sembra inaccettabile!!! E concordo con Annamaria: il popolo è al servizio della Chiesa.

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