venerdì 29 giugno 2012


La libertà di scegliere
Secondo Immanuel Kant la libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro". Kant riteneva che la libera circolazione delle idee fosse il fondamento della conoscenza e dell'emancipazione dell’uomo. A questa visione però si contrappone una società che ci vuole sempre uniformati alla massa e ad un potere politico che non rispecchia molte volte il modo di pensare di ognuno di noi. Possiamo manifestare liberamente le nostre opinioni all’interno della società ma, in realtà, ci sono sempre dei vincoli che non permettono di compiere delle scelte che sono concordi con il nostro modo di pensare. Un esempio è dato dal Testamento Biologico che in Italia ancora è fonte di acute discussioni e non è accettato a livello giuridico e religioso. Privare il cittadino di lasciare un testamento biologico significa creare una discriminazione tra chi è cosciente e ha pieno controllo del proprio corpo e delle proprie sensazioni e chi, invece, ha perso completamente la capacità di intendere e volere.
Non è forse questa una violazione della nostra libertà di pensiero? Non è questa una chiara sottomissione a volontà altrui? 

1 commento:

  1. Libertà di scegliere, assolutamente sì!!
    Libertà di scegliere riguardo la propria vita e la propria morte, altrettanto sì!!
    Io sono totalmente favorevole al testamento biologico: è giusto, che una persona scelga, se in caso di incidente per esempio, continuare a vivere attaccata ad una macchina oppure morire dignitosamente!!
    Certo, io penso che privare una persona di lasciare un testamento biologico significa creare una discriminazione GRANDISSIMA tra chi è cosciente e ha pieno controllo del proprio corpo e chi invece ha completamente perso ogni capacità di intendere e volere... ed è totalmente questa una violazione della nostra libertà di pensiero, oltre che una completa sottomissione!!

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