La ricerca italiana sta facendo grandi passi avanti, nonostante il periodo di crisi, questo non può che farci onore!Speriamo che la sperimentazione possa proseguire e si possa arrivare alla cura definitiva della malattia.
http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/biotech/2012/06/27/Italia-trapianto-staminali-un-paziente-la-Sla_7105275.html
Un passo nel futuro... Bisogna precisare che le cellule staminali utilizzate non hanno implicazioni etiche poiché provengono da un feto morto per cause naturali. Speriamo che questa sperimentazione porti grandi risultati, sarebbe davvero una grande conquista per la scienza.
RispondiEliminaIl vantaggio come dice Teresa è proprio quello di usare cellule staminali di un feto morto naturalmente, ma forse questo può rallentare le sperimentazioni dato che si deve aspettare un aborto spontaneo per poterle prelevare?
RispondiEliminaSicuramente non si può aspettare che un aborto si verifichi spontaneamente! Ma allora perché non puntare sulle staminali adulte?Sono sempre più numerosi i successi delle staminali non embrionali, soprattutto nella lotta contro i tumori. Lo stesso Ian Wilmut, "papà" della pecora Dolly, si è dichiarato favorevole a scommettere su quelle adulte, evitando così il sacrificio di embrioni.
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