martedì 15 maggio 2012

"Gattaca" e "Il mondo nuovo": società utopistica?

 "Gattaca" (Film del 1997) e  "Il mondo nuovo"  (Romanzo del 1932) descrivono in modo accurato e quasi allarmante una società che, a mio avviso, potrebbe essere non troppo lontana da quella attuale. Ciò che mi ha maggiormente colpito, a parte il carattere quasi profetico di questa descrizione, è l'incombenza di una nuova forma di razzismo: il razzismo genetico. In "Gattaca", difatti, il protagonista, utilizzando ogni mezzo, cerca di spacciarsi per un altra persona (dal punto di vista genetico) per realizzare un sogno che gli è precluso solamente perchè nato con un patrimonio genetico naturale. "Il mondo nuovo", invece, molti anni prima, ci descrive ciò che all'epoca era una vera e propria utopia: una società in cui non esistono legami affettivi, in cui, dalla nascita, attraverso condizionamenti e trattamenti differenti degli embrioni in vitro, gli individui sono suddivisi in vere e proprie caste, senza possibilità di cambiare il loro destino. Forse all'epoca poteva sembrare impossibile, ma oggi è ancora così? Molteplici sono stati i progressi nel campo della genetica e questa prospettiva non mi sembra più poi tanto lontana. Potrebbe la situazione sfuggirci di mano? Potremmo giungere al punto di selezionare e manipolare geneticamente gli embrioni in vitro, rendendo invalidante un patrimonio genetico naturale? Potrà farsi strada il razzismo genetico? Le risposte sembrano tutte negative, ma, riflettendo meglio, esiste la fecondazione assistita ed, inoltre, le tecniche sono sempre più precise ed evolute: sarebbe facilissimo farsi tentare dal poter scegliere e selezionare le caratteristiche dell'embrione. Poniamo il caso si scopra sia possibile selezionare carattere, capacità intellettive e caratteristiche fisiche del futuro nascituro: pensate sia così altamente improbabile che, pian piano, questo diventi l'unico modo di fecondare? Io no. Ovviamente con ciò non voglio assolutamente affermare che la fecondazione assistita sia una pratica che non dovrebbe essere attuata, anzi penso sia un'importante opportunità per coppie che non riescono ad avere bambini; il punto del mio intervento è che, a mio avviso, bisogna saper prendere delle scelte ponderate, bisogna sempre porsi degli interrogativi sui motivi che ci spingono a fare delle scelte e sulle possibili conseguenze.

2 commenti:

  1. Io penso che se prima si parlava del libro di Huxley come una distopia, intesa come un'utopia negativa, che rappresentava una società fittizia lontanamente raggiungibile oggi tutte le possibilità prospettate dall'autore sono realmente immaginabili e realizzabili. Il tuo citare il razzismo genetico, evidentissimo sia in Gattaca che in Brave New World, fa pensare che se fino ad oggi non si è parlato in una società di razzismo genetico è solo perchè non c'era la possibilità di arrivare a discriminare qualcuno da questo punto di vista. Ahimè credo che se davvero dovesse prendere piede uno SPROPOSITATO USO delle tecniche scientifiche il razzismo genetico diventerà la forma più pericolosa di razzismo, perchè arrivati a quel punto non si potrà più parlare di razzismo come di un qualcosa senza fondamento e frutto solo di ideologie a mio parere sbagliate, ma ci saranno basi su cui posarlo questo razzismo. In Huxley erano dati di fatto le differenze tra Alfa, Beta ed Epsilon.. tanto che anche gli stessi Epsilon vuoi per condizionamenti o per altro erano coscienti di essere "inferiori". Alla luce di queste considerazioni lo scenario non sembra molto positivo.. sembra quasi che ad ogni passo avanti della scienza potrebbe potenzialmente corrispondere un passo indietro dell'umanità.. per impedire ciò è necessaria una maturità scientifica in modo tale che i rischi, le possibili conseguenze negative sotto tutti i punti di vista siano sempre molto inferiori rispetto ai vantaggi.

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  2. Il primo sentimento che si prova leggendo i capitoli del romanzo di Huxley che trattano i processi i vari condizionamenti cui sono sottoposti gli embrioni credo sia di disgusto. La riflessione che tu esponi nasce spontanea. Assisteremo in un futuro prossimo e vicino a questo tipo di fenomeni?E soprattutto che atteggiamento assumeremo nei riguardi di ciò?Solo attraverso il consolidamento di una coscienza etica collettiva volta alla ponderatezza nell’utilizzo degli strumenti che la scienza ci offre,potranno essere evitati gli effetti negativi. La Scienza è un bene. La natura umana non è però sempre disposta a voltarsi al bene,la storia lo insegna.

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