venerdì 25 maggio 2012


La clonazione riproduttiva umana non è possibile…

Nella lezione di bioetica del 24/05,abbiamo trattato un argomento molto delicato e interessante:la clonazione. In particolare ci siamo soffermati sulla clonazione terapeutica e riproduttiva. Nella clonazione terapeutica risiede un potenziale di cura enorme. Sarebbe possibile riparare tessuti danneggiati e ripristinarne la funzionalità grazie all’impianto di cellule staminali,unità cellulari capaci di differenziarsi in qualsiasi tipo cellulare. La pratica è però ostacolata da molti problemi di origine etica che ruotano intorno all’utilizzo di embrioni per esperimenti o altro. Si tratta di questioni sicuramente molto delicate. Bisogna trovare altre strade. Ciò su cui voglio soffermarmi è la clonazione riproduttiva umana. Ci fa paura per l’associazione ad essa dell’idea di avere come prodotto un individuo identico a quello originario. Ma   in realtà la clonazione non genera individui identici all’individuo padre,oltre per la questione del DNA mitocondriale,anche perché ogni individuo è il frutto dell’interazione di molti fattori non solo genetici ma anche ambientali per esempio. Le influenze ambientali possono essere così determinanti che due individui identici a livello genetico possono non esserlo a livello fenotipico. Per fenotipo si intendono una serie caratteristiche osservabili  quali il comportamento,il modo di parlare per esempio e non solo il colore degli occhi,dei capelli ecc. In questa prospettiva la clonazione è impossibile.

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