venerdì 25 maggio 2012


L’UOMO, l’animale pensante.

La ricerca di SENSO da parte dell’uomo si perde nella notte dei tempi. Non vi è essere umano che almeno una volta nella vita non si sia interrogato sul senso della vita, del cui mistero egli ha una coscienza tormentosa ed esasperata. Oggi, viviamo in una società in cui la scienza è riuscita a dare risposte a molti interrogativi, che riguardano la vita, la natura, l’Universo, ma nonostante gli straordinari progressi nessuno scienziato è riuscito a rispondere all’interrogativo più importante: “Perché esisto? La mia vita ha un senso ultimo oppure è il semplice risultato di una lunga storia evolutiva che inizia dal caos? Cos’è la realtà? Essa è solo “fenomeno” o anche “noumeno”? L’uomo non può fare a meno di farsi domande del genere; l’interrogarsi sul senso delle cose è una caratteristica intrinseca del suo essere un animale pensante. Trovare un senso alla propria esistenza è importante per non sprofondare nel baratro del nichilismo e del non-senso finendo per sentirsi vuoti e tormentati. E ciascun uomo sa, utilizzando le parole di Wittgenstein, “che persino nell’ipotesi che tutte le possibili domande scientifiche abbiano avuto risposta, i nostri problemi vitali non sono ancora neppure sfiorati. Certo, allora non resta più domanda alcuna; e appunto questa è la risposta. La risoluzione del problema della vita si scorge allo sparire di esso. Non è forse per questo che degli uomini ai quali il senso della vita divenne, dopo lunghi dubbi, chiaro, non seppero poi dire in che cosa consistesse questo senso?”. La scienza per quanto rigorosa e oggettiva essa sia, nonostante i grandi progressi, non potrà mai dare risposte ultime. Essa potrà chiarire più a fondo i meccanismi  che regolano la vita, ma non potrà mai rispondere alla domanda se questa vita abbia un senso ultimo o meno. La scienza, quindi, non colmerà mai  il tormento dei dubbi esistenziali, e pertanto, l’animo di ciascun uomo, che è assetato di ricerca del senso, potrà trovare ristoro solo nel “sacro”. Ci sono uomini che danno un senso alla proprio esistenza amando Dio, altri amando i propri cari, altri amando la filosofia, la scienza, la musica, l’arte. Il senso della vita è quello che noi le diamo…non ci sono  risposte scientifiche e oggettive a questo.

3 commenti:

  1. Potrebbe essere il senso della vita porsi le domande?

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    1. Condivido pienamente. La vita è dubbio, incertezza, ricerca.. continua.

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  2. "Il senso della vita è quello che noi le diamo…non ci sono risposte scientifiche e oggettive a questo." Questa riflessione, citata dal professore, mi aveva già colpito molto a lezione. Ognuno di noi si è interrogato sul senso della vita e credo che questa possa essere una risposta. La vita, il nostro "esistere" ed il nostro "essere", hanno senso nel momento in cui abbiamo una passione, delle relazioni o degli interessi.

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